Storia della FNA

La nostra storia

La Federazione Nazionale Assicuratori (FNA) è il tradizionale Sindacato di categoria del settore assicurativo, con oltre mezzo secolo di vita.

Con il Congresso di Firenze dell’aprile 1947, il primo della nostra categoria, nacque la Federazione Italiana Lavoratori delle Assicurazioni che, nel corso di oltre cinque decenni, si è trasformata nella Federazione Nazionale Assicuratori.

Il contratto nazionale di lavoro, con le sue condizioni economiche e normative, è il risultato diretto e tangibile dell’azione sindacale nel nostro settore: dal lontano 1947, anno dei primo Congresso, siamo arrivati al quindicesimo Congresso nel gennaio del 2001 e, parallelamente alla vita della nostra Organizzazione, continuano i rinnovi del contratto nazionale che apportano ogni volta cambiamenti e miglioramenti fino ad arrivare alla configurazione di quello attuale, che deve essere visto e considerato come il risultato di oltre cinquant’anni di azione sindacale e di lotte.

Parallelamente ai contratti dei direzionali si è sviluppato il contratto del personale dipendente delle agenzie in gestione libera, il cosiddetto appalto, particolarmente importante per via dell’alto numero delle persone interessate (oltre cinquantamila) e, recentemente, quello delle società di assistenza.

Ogni azienda o gruppo di aziende ha poi sviluppato una propria contrattazione aziendale, avente lo scopo di integrare quella nazionale con una serie di istituti economici e normativi che arricchiscono quella nazionale, adattandosi alle esigenze e specificità di ogni singola impresa .

Gli accordi e le cooperazioni

Nonostante la sua forte caratterizzazione di settore, la FNA opera nel comparto dei servizi di concerto con la FABI, il più grosso e rappresentativo Sindacato dei bancari, con la quale ha recentemente lavorato per la creazione di un nuovo Sindacato dei promotori finan­ziari, lo SNAPROFIN, che rappresenta l’ultima sfida, in ordine tem­porale, del Sindacato al fine di rappresentare fasce sempre più ampie di lavoratori, sottraendoli alla discrezionalìtà assoluta delle controparti ed al precariato.

Le conquiste

La FNA è stata la fautrice della previdenza integrativa nel nostro settore, il secondo pilastro delle future pensioni, anticipando di un decennio le necessità e le scelte conseguenti ad un sistema pensionistico pubblico, non più in grado di offrire prestazioni ai livelli, degli anni precedenti.

La previdenza integrativa di settore, congiuntamente a quella pubblica, dovrà garantire livelli di copertura previdenziale superiori al passato, al fine di offrire parametri in linea con le nuove esigenze e necessità del mondo del lavoro.

La FNA è costantemente impegnata nella trasformazione delle mo­dalità di espletamento degli orari di lavoro in forme sempre più vicine alle necessità dei lavoratori: il venerdì pomeriggio libero, la possi­bilità di trasformare il rapporto a tempo pieno in part-time, i per­messi retribuiti, le flessibilità degli orari in entrata ed in uscita e le aspettative sono una diretta conseguenza del nostro impegno e di quello dei nostri compagni di strada.

La FNA è contraria ad ogni forma di precarizzazione del rapporto di lavoro, perché solo rapporti di lavoro stabili e seri possono dare tranquillità e certezze ai lavoratori, mettendoli in condizione di vive­re una vita sociale ed economica dignitosa.

L’incertezza del lavoro toglie sicurezza all’individuo, lo condanna alla precarietà e fornisce alle imprese anacronistici spazi di discrezionalità.

Il personale esterno


La FNA è particolarmente sensibile alle esigenze del personale esterno, caratterizzato da professionalità ed esigenze diverse rispetto a quello delle direzioni: la contrattazione nazionale e quelle aziendali recepiscono appieno quest’orientamento e forniscono un quadro di tutele e garanzie, in continua revisione, estremamente interessanti nel mondo del lavoro italiano.

La forte presenza di personale esterno tra i quadri sindacali della nostra Organizzazione è la logica conseguenza del forte impegno della FNA e la garanzia che la tutela degli interessi del personale esterno e e sarà un punto importante dell’azione della nostra Federazione.

La difesa del posto di lavoro

La FNA è presente nella quasi totalità delle imprese assicurative con i suoi attivisti per garantire accordi collettivi in linea con gli standard del settore e per offrire un intervento immediato su ogni questione lavorativa, su richiesta del collega iscritto.

La FNA, unitamente alle altre Organizzazioni sindacali assicurative, ha affrontato tutte le trasformazioni del settore e le situazioni di crisi garantendo sempre l’occupazione e la volontarietà: i lavoratori delle assicurazioni, disciplinati dal contratto nazionale di lavoro, non hanno mai conosciuto i licenziamenti collettivi che, purtroppo, sono una triste realtà di comparti meno garantiti del nostro.

Il settore assicurativo è inoltre stato il primo a sperimentare, con successo, un nuovo strumento per affrontare gli esuberi di persona­le, senza ricorrere ai licenziamenti.

In alcune aziende e nelle liquidazioni coatte amministrative, è stato predisposto un sistema che permette ai lavoratori, cui manchino un certo numero di anni alla pensione, di lasciare volontariamente l’azienda a fronte del pagamento dei contributi previdenziali e di una percentuale di retribuzione tra il 70% ed oltre l’80%, fino al momento della percezione effettiva della pensione.

A seguito della conclusione della trattativa per il rinnovo del contratto nazionale, avvenuta il 18 dicembre 1999, tale strumento è stato adottato anche per fronteggiare situazioni di crisi occupazionale in qualsiasi azienda del settore e viene regolato dall’allegato 14 dello stesso con la denominazione “protocollo d’intesa per l’istituzione di un fondo per il sostegno del reddito e dell’occupazione del personale delle imprese assicuratrici”.

Tale fondo non è ancora operativo in quanto richiede una serie di passaggi presso le autorità istituzionali e di atti pubblici conseguenti che richiedono tempi lunghi.

Tale sistema, di indubbio interesse per il lavoratore, è stato guardato con interesse anche dalle altre categorie ed è stato introdotto nel contratto nazionale dei bancari, con una serie dì adattamenti, per affrontare il tema degli esuberi di personale senza ricadute “traumatiche” tra i lavoratori.

Il valore della professionalità

La FNA ha sempre riconosciuto il valore della professionalità, ricercando strumenti volti alla sua evoluzione ed al suo riconoscimento normativo ed economico.

La riparametrazione degli stipendi per livelli (aree professionali) rappresenta una risposta equilibrata alla sua dinamica.

La FNA ritiene giusto garantire ad ogni lavoratore pari opportunità nello sviluppo professionale, senza distinzioni di sesso. Nel mondo delle assicurazioni è in corso, da anni, un costante lavoro mirato all’eliminazione di tutte quelle barriere che impediscono il pieno sviluppo delle professionalità Femminili.