Il “tira e molla” dell’Azienda

La trattativa con l’Impresa per l’utilizzo del Fondo si è interrotta ieri sera, con l’abbandono del tavolo da parte della delegazione aziendale.
Dopo 5 incontri in cui si è tentato in ogni modo di condurre un dialogo con l’azienda improntato alla necessaria ragionevolezza, abbiamo dovuto prendere atto che l’unico obiettivo della controparte fosse quello di approfittare dell’emergenza in corso per imporre l’utilizzo delle ferie ai propri dipendenti entro una data certa, quelle arretrate e quelle del 2020, insieme ad una ulteriore imposizione anche per quelle future.
In altre compagnie assicurative si sono firmati accordi per l’attivazione del Fondo di solidarietà (la nostra “Cassa integrazione”) con il riconoscimento del 100% della retribuzione, senza andare oltre un numero ragionevole di ferie arretrate e già maturate. Ultima in ordine di tempo, la Reale Mutua. Il nostro Gruppo, invece, non si è dichiarato interessato a normare esclusivamente il Fondo, salvo non venisse garantito di continuare a far smaltire le ferie dei propri dipendenti.
Al termine dell’ennesima estenuante discussione, l’Impresa ha dichiarato la volontà di proseguire con le disposizioni unilaterali, rendendo quindi impossibile addivenire ad un Accordo tra le Parti.
Mentre i vari coordinamenti iniziavano a ragionare sulle iniziative da mettere in atto, nella tarda serata è giunta, del tutto inattesa, una nuova convocazione da parte dell’azienda per un ulteriore passaggio, previsto questa mattina, 7 maggio. Speriamo di potervi dare presto buone notizie.